a cura di Caterina Elena Rossi
Responsabile Ufficio Stampa Diffondi Libro Roma
Anche se abbiamo ultimato a dovere il nostro comunicato preparato nella precedente puntata, non è il caso di partire subito con la diffusione. Abbiamo una gran voglia di divulgare la nostra notizia, di carpire come sarà accolta e da chi sarà effettivamente pubblicata ma esistono tutta una serie di incombenze che dobbiamo svolgere prima della data di lancio concordata.
Nello specifico:
– Ricerca di campagne promozionali su libri dalla tematica simile al testo che stiamo per promuovere
– Controllo del materiale
– Scelta dei primi giornalisti da contattare
– Attivazione email alerts
– Attivazione media-monitoring
– Richiesta a media notoriamente più lenti
– Conoscenza dell’autore e del testo
Ricerca di campagne promozionali simili
Effettuare un’attenta analisi di campagne promozionali di libri che affrontano tematiche simili alla nostra si rivela da sempre una scelta saggia. Consiglio di effettuare questa analisi sia nell’ambito mainstream, quindi tra gli scrittori più noti del panorama editoriale italiano, che tra gli autori emergenti o appartenenti ad una nicchia underground.
Come effettuare questo tipo di ricerca?
Cominciamo con una serie di consigli generici sulle ricerche in rete che ai più potrebbe sembrare una banale raccomandazione ma che l’esperienza mi suggerisce essere invece un dato assolutamente primario. Di qualsiasi tematica tu ti stia occupando, tieni sempre a mente:
– Di effettuare una doppia ricerca su Google e su Yahoo (sono due motori di ricerca che ragionano in modo differente e che molto spesso risultano essere complementari nei risultati ottenuti)
– Di effettuare su Google la ricerca sia senza specificare alcun range temporale, sia procedendo al contrario con ricerche più recenti (se clicchi su Google in “Strumenti” sulla destra si aprono tre sottomenu, clicca su “Qualsiasi data” e si apriranno altri sottomenù; potresti selezionare ad esempio “ultimo mese” oppure “ultima settimana” oppure “intervallo date”)
– Di effettuare su Google per ogni pagina che si visita una doppia ricerca suddivisa per “Tutti” e “Notizie”
Parliamo dei contenuti della nostra ricerca.
Partiamo con un esempio molto specifico. Supponiamo che stiamo per diffondere un libro che tratta di vita in montagna. Il nostro scopo in questo caso è sicuramente in primis quello di arricchire il nostro data base di giornalisti che trattano o che hanno trattato in passato con più o meno regolarità di libri su montagna e vita in montagna.
Potreste tentare innanzitutto una serie di ricerche a ritroso sui motori di ricerca, ad esempio. Ricerca a ritroso significa ragionare come quello sparuto gruppo di ingegneri americani che, come si afferma in una leggenda non confermata dalla storia, andarono a studiare alcune componenti di una presunta navicella aliena trovata negli States nella fantomatica Area 51. Partire dalla fine e giungere ad un risultato, procedere in senso inverso quindi. Non cercherò, in quest’ottica, magazines e media che potrebbero potenzialmente produrre una recensione per il mio libro di montagna di cui presto mi occuperò. No. Cercherò le news, le interviste, i comunicati stampa e le recensioni effettivamente pubblicate in Italia in tempi più o meno recenti su media di caratura nazionale, locale e underground.
Riviste, siti, blog, programmi radio-televisivi.
Come ci muoviamo su Google e Yahoo?
Quali saranno le nostre chiavi di ricerca in tal senso?
Ad esempio:
Recensione libro vita in montagna
Recensione libro montagna
Libro/Romanzo vita in montagna
Libro/Romanzo montagna
Libro/Romanzo ambientato in montagna
Libri/Romanzi sulla montagna
Letteratura montagna
Editoria montagna
Scrittore emergente libro vita in montagna
Scrittore emergente libro vita in montagna Intervista
Scrittore emergente libro vita in montagna Recensione
Intervista libro vita in montagna
Intervista autore montagna
Intervista scrittore montagna
Libro montagna recensione
Libri montagna recensione
Come avrete notato dai differenti colori, le nostre ricerche si compongono di tre elementi:
- – Contenuto giornalistico = Recensione, Intervista, News
- – Termini specifici della ricerca = “Montagna”, “Vita in montagna”
- – Contenuto artistico o settoriale di mercato = Libro, Romanzo, Scrittore, Autore, Letteratura, Editoria
È possibile che in alcuni tipi di ricerca non siano presenti tutti e tre gli elementi.
Per ottenere risultati ancor più soddisfacenti nelle nostre ricerche consiglio sempre in questo lavoro di non procedere come degli autonomi pre-programmati ma di lavorare con reattività e con una buona porzione di fantasia sempre a portata di mano.
Intervista = “Quattro chiacchiere con”, “Abbiamo incontrato”, “Intervista esclusiva”
Recensione = “Consigli di lettura”, “Rubrica libri”, “Angolo di lettura”
News = “Novità in libreria”, “Presentazione del libro”
Prova ad accostare l’espressione “montagna” o “vita in montagna” a queste ultime locuzioni.
Una volta conclusa la nostra ricerca a ritroso in funzione del contenuto giornalistico che stiamo cercando (non fermatevi a pagina 3 di Google, arrivate sino a dove la vostra pazienza ha un limite per ogni chiave di ricerca da analizzare), dobbiamo lasciare il settore “del pubblicato” e rivolgerci a quello del “potrebbe pubblicarmi”.
Partiamo dalle ricerche di parole più dirette (dove in pratica andiamo a sostituire il contenuto con il media):
Rivista montagna
Radio programma montagna
Magazine montagna
Blog montagna
Visto che ci stiamo occupando di libri di montagna, potremmo sicuramente svolgere una ricerca anche su:
Media che trattano alpinismo
Media che hanno come principale focus l’ambiente
Quindi digitare una doppia ricerca:
PER MEDIA
Rivista alpinismo
Programma di alpinismo
Blog alpinismo
Giornale on line alpinismo
Sito di alpinismo
Rivista ambiente
Programma radiofonico ambiente
Siti ambiente
Web magazine ambiente
Magazine ambiente
Giornale on line ambiente
PER CONTENUTO
Recensione libro alpinismo
Intervista alpinista
News libro alpinismo
Recensione libro ambiente
Intervista libro autore ambiente
News libro ambiente
Questa seconda tipologia di ricerca (che fondamentalmente va ad ampliare l’ambito semantico della prima) è valida per qualsiasi settore si vada a trattare. Se ci fossimo occupati di cinema o di musica o di libri di cucina o di giardinaggio avremmo adeguato la nostra ricerca ad ambiti collaterali alla ricerca primaria.
In ultimo, un piccolo sforzo intellettivo è sempre richiesto: sto cercando libri sulla montagna. Molto probabilmente se cercherò interviste e recensioni di libri di grandi alpinisti italiani o nel mondo otterrò altro materiale per il mio data-base (sto ovviamente pensando a Messner). Ma anche se mi concentrerò su locuzioni specifiche del mio ambiente di ricerca (“scalare una montagna”, “come vestirsi in montagna”, “i laghi più belli d’Italia”, “le vette più belle d’Italia”) otterrò altri contatti potenzialmente interessanti per la mia diffusione.
Tenete presente che è possibile che le vostre ricerche non abbiano un ambito cosi specifico come la vita in montagna. Potreste cimentarvi in ricerche di un genere letterario, ad esempio:
Romanzo storico
Romanzo di formazione
Distopico
Viaggi
Audiolibro
O, al contrario, la vostra ricerca in alcune situazioni potrebbe essere molto specifica. Immaginate delle ricerche per generi letterari molto precisi, ad esempio:
Letteratura giuridica
Steampunk
Chick Lit
Libro di scacchi
Andremo anche in questo caso ad abbinare al nostro focus principale di ricerca altre espressioni come:
Libri
Romanzi
Nuovi libri
Nuovi romanzi
Recensioni libri
Intervista autore
In libreria
Esempio diretto:
Libri scacchi
Romanzo scacchi
Recensioni libro scacchi
Intervista autore scacchi o Intervista autore libri scacchi
In libreria scacchi
Altri motori di ricerca.
Non preoccupatevi, non voglio elencarvi rari motori di ricerca di strane nazioni che la maggior parte del pubblico giudica alquanto disusati. Vorrei più che altro incitarvi a considerare come dei piccoli motori di ricerca anche diversi canali social che già utilizzate abitualmente, ma per altri scopi. Facebook, Instagram, Twitter, Linkedin, YouTube ma anche per i più addetti ai lavori Pinterest, SoundCloud, Spreaker. Pensate che una ricerca “libro montagna” o, non so… “recensione libro montagna” su Google e la stessa ricerca semantica su qualsiasi di uno dei siti sopra elencati porti allo stesso risultato? Ma neanche per idea… ovviamente è molto probabile che su SoundCloud e su Spreaker troverete principalmente contenuti audio e quindi riconducibili ad interviste radio o a podcast. Su LinkedIn avrete invece più possibilità di incontrare giornalisti che si sono occupati della produzione del contenuto reperito. Sugli altri potreste trovare di tutto: blog, magazine non indicizzati, semplici lettori, autori, editori e persino detrattori.
A cosa ci serve una ricerca del genere?
Prima di tutto con molta probabilità scopriremo dei nuovi magazine e questo farà arricchire il nostro data base.
Altro fatto importantissimo è che questo tipo di analisi ci farà capire quali sono stati i media che nel più recente periodo (1 mese, 2 mesi) hanno gradito parlare di un determinato argomento (la vita in montagna, ad esempio). È un dato di fatto.
In ultimo, ma non per ultimo quanto a importanza: nell’andare a sbirciare recensioni e interviste potremmo annotarci quali sono i nomi dei giornalisti che hanno apprezzato questa tipologia di topic e coinvolgerli quindi nella nostra imminente o prossima diffusione simile. Perché andare a disturbare un giornalista che nel suo recente passato ha stroncato tre volte libri che parlano di montagna, o al contrario perché contattare tra gli addetti della redazione di un quotidiano un giornalista che non ha MAI trattato di libri di montagna, quando invece all’interno di quella redazione Marco Rossi ha già prodotto due interviste su quel topic?
Controllo del materiale
Non conviene inviare nemmeno una singola mail se non abbiamo controllato a dovere tutto il materiale del nostro autore.
Il nostro primo controllo consiste nel testare l’effettiva disponibilità di tutto quello che concerne il nostro autore, ovvero sia:
– Comunicato stampa in 4 Versioni
Comunicato stampa testuale completo
Comunicato stampa testuale breve per agenzie stampa
Comunicato stampa per emittenti radio-televisive
Comunicato stampa per bloggers
– Scheda libro
– Versioni digitali alternative
– Copie fisiche
– Foto copertina
– Foto autore
– Contatti (Social e personali)
È bene accertarsi di possedere sia foto molto leggere che foto ad alta risoluzione per la stampa.
Il nostro secondo controllo sarà orientato:
– nel testare il funzionamento di tutti i link contenuti nei comunicati e nella scheda libro
– nel nominare correttamente tutti i file in diffusione (vi sembrerà assurdo ma è uno dei tanti fattori che incide sulla Seo di un articolo)
– nel conoscere la disponibilità alle interviste dell’autore, zona di residenza, eventuale disponibilità agli spostamenti
– testare la bontà dei contatti dell’autore
– essere sicuri del numero di copie fisiche che si avrà a disposizione, e stabilire la priorità di invio delle copie fisiche ricevute tra i contatti media (Diversissime le esigenze a tal riguardo: troverete autori ed editori disposti ad inviare copie fisiche solo ad emittenti televisive, altri solo a carta stampata nazionale o media mainstream in generale, altri ancora hanno a cuore solo determinati blog, ed infine ci sono autori ed editori che preferiscono investire solo per riviste letterarie o molto specifiche o di nicchia)
Terzo e ultimo controllo.
Chiediamoci: come si presenta la qualità di quello che sto per diffondere?
Il testo è revisionato?
La copertina contiene errori?
Il sito dell’autore è funzionante?
Che foto ha inserito l’autore nei profili social?
I profili social sono compilati?
Ho un link di vendita del libro da diffondere?
Ho in mio possesso foto di qualità?
Scelta dei primi giornalisti da contattare
La cernita dei giornalisti a cui inviare il nostro comunicato è un passo fondamentale. Supponiamo di stare per diffondere una prima pubblicazione di un autore dotato di una discreta casa editrice.
Sicuramente il passo iniziale sarà quello di coinvolgere i media della zona geografica di appartenenza dell’autore del libro. Si cercheranno tra i contatti della città, della provincia e della regione dell’autore, creando dei comunicati ad hoc che riflettano e mettano in evidenza nell’oggetto e nel titolo la provenienza geografica dell’autore. Se il comunicato stampa presenta all’interno anche una serie di eventi in più città, tutti gli operatori mediatici locali delle città incluse nel comunicato saranno compresi nel nostro invio.
La nostra seconda mossa sarà quella di coinvolgere tutti quei media che notoriamente adottano e gradiscono il target “emergente” nelle loro rubriche o nei loro programmi, al di là della loro provenienza geografica e del genere letterario.
Il terzo step si incentra invece su tutti quei siti generalisti che lanciano notizie (Cultura, attualità); alcuni hanno delle preferenze per la territorialità delle notizie, altri no. Agenzie stampa, siti informativi, giornali on line, magazine di news on line.
Il quarto passaggio possiamo etichettarlo come “letteratura generica”. Entrano in questo calderone una vasta gamma di magazine e blog che si occupano di qualsiasi genere letterario e/o in generale di novità editoriali. Media quindi appartenenti al settore letteratura, lettura, cultura.
La quinta e ultima parte dei nostri invii avrà come destinatari quei giornalisti che hanno una connotazione letteraria più specializzata. Esistono infatti numerosi giornalisti e bloggers italiani specializzati su determinati settori della letteratura (Poesia, fumetto, fantasy, romance, fantascienza, narrativa, narrativa internazionale, politica, manualistica, saggistica), da contattare solo ed esclusivamente se la nostra proposta rientra nei loro canoni.
Supponiamo che per queste categorie sopraelencate:
– Media locali
– Media “target emergenti”
– Media generalisti
– Media lettura generica
– Media specifici del genere letterario della nostra diffusione
– Media generati dalla ricerca per tematiche simili (vedi punto precedente)
il nostro data base conti un totale di 2500 contatti di posta elettronica verificati.
In questa prima fase, come vi ho suggerito nell’articolo del mese scorso sulla produzione del comunicato stampa, non scriveremo a tutti ma creeremo una sorta di pre-selezione costituita da circa il 10%/15% dei nostri contatti, dividendoli secondo le categorie di cui sopra:
Media locali – (Web, Radio, Stampa, Tv)
Media emergenti – (Web, Radio)
Media generalisti – (Web, Radio)
Media lettura – (Web, Radio, Stampa, Tv)
Media genere specifico della nostra diffusione – (Web, Radio, Stampa)
Media generati dalla ricerca per letture simili – (Web, Radio, Stampa, Tv)
A questa lista sottoporremo, prima della data di lancio ufficiale, lo stesso comunicato ma con due oggetti differenti (A/B TEST). Se vogliamo essere ancora più certosini, potremmo ideare anche due titoli e occhielli differenti.
Capiremo dall’analisi dei nostri invii:
– qual è stato l’oggetto più gradito tra i due
– la percentuale di giornalisti che hanno aperto il nostro comunicato
– se ci sono state particolari osservazioni o richieste o critiche
Attivazione Alerts
Principiare un’attività di ufficio stampa senza l’attivazione dei cosiddetti mail alerts è come assistere a un pescatore che dimentica di piazzare le reti prima di uscire con la sua barca nel cuore della notte. Ha senso andare a pescare senza aver buttato prima delle reti?
Perché è necessario impostare degli alerts, e come si fa?
È necessario piazzare degli alerts perché è impossibile rendersi conto di tutte le effettive uscite mediatiche che accadono oggigiorno; nel web come nella stampa per non parlare del settore audio-visivo. Quando parlo di uscite mi riferisco ad uscite giornalistiche (Segnalazioni, recensioni, interviste, news on line) ma anche semplicemente alla menzione da parte di un magazine o di un blog su di una piattaforma social. Attualmente accade molto spesso che la pubblicazione di un articolo sul sito di un magazine sia seguita da un post Facebook e un Tweet pre-programmati per pubblicizzarlo.
Esistono numerose app di web-monitoring che possono individuare e riferirti qualsiasi tipo di menzione sul libro che stai diffondendo:
– Menzione da parte dell’autore della recensione
– Pubblicazione di un web magazine
– Annuncio di un’intervista sui social da parte di un’emittente radiofonica
– Anteprima di un’intervista di un magazine
– Post di una recensione
– Commenti di chi ha letto il libro o una recensione
Sono applicazioni che s’impostano con molta facilità, fissando una serie di hashtag ed espressioni di ricerca che intendiamo monitorare e per le quali diamo il nostro assenso a ricevere degli avvisi via email. È un peccato in effetti produrre dei risultati e non rendersene conto e non notificarli al nostro cliente.
Inoltre, se stiamo rappresentando qualcuno, il fattore velocità ha il suo perché e risulterebbe sicuramente più professionale che fossimo noi agenzia ad informare il nostro cliente di un’uscita e non il contrario.
Possiamo annoverare tra i vari servizi di alerts:
https://www.google.it/alerts
https://www.mediatoolkit.com/
https://warble.co/ (Specifico per Twitter)
https://tweetdeck.twitter.com/ (Specifico per Twitter)
https://brand24.com
https://www.social-searcher.com/social-buzz/
http://www.socialmention.com/
https://socialert.net/
https://www.sprinklr.com
https://www.oktopost.com/
https://www.brandwatch.com/
Altri tool utili provvisti di tante altre interessanti funzioni: Fanpage Karma // Netbase // Hootsuite // Union Metrics // Sprout Social // Iconosquare // Onlypult
Attivazione di un servizio di media-monitoring
Pensate per caso che tramite un’attenta ricerca su Google e Yahoo riuscirete a rintracciare qualsiasi tipo di pubblicazione giornalistica? Purtroppo non è così. Un’altissima percentuale di articoli pubblicati su stampa cartacea non viene percepita ma nemmeno caricata dai motori di ricerca.
Supponiamo che la vostra diffusione produca una recensione su una rivista mensile, una segnalazione di un evento su un quotidiano locale ed un piccolo articolo su di una rivista free-press dell’area di Roma. Sono tutte tipologie di pubblicazioni che molto probabilmente non troverete con una ricerca on line. Lo stesso accade nell’ambito dell’audiovisivo. Se un vostro cliente è stato intervistato da una serie di radio ed emittenti televisive, alcune di queste produrranno dei podcast o dei piccoli video; altre emittenti solo dei post interni al proprio sito (con possibile ma non certa condivisione anche sui propri social) ed altre emittenti non produrranno un bel nulla al di fuori della messa in onda in diretta dell’intervista.
Partendo dall’assunto che non è affatto detto che un giornalista o una redazione vi pre-avverta sulla pubblicazione di un articolo di un vostro cliente (a volte accade ma nel complesso dicesi “merce rara”) o sull’inclusione di un autore del vostro ufficio stampa all’interno di una trasmissione, il miglior modo per rintracciare qualsiasi tipo di contenuto mediatico effettivamente prodotto è quello di affidarsi ad un sistema di media monitoring professionale. Alcuni di questi servizi effettuano un monitoraggio solo su stampa e on line, altri includono anche il reparto audio-visivo.
Questi servizi di media-monitoring controllano un differente numero e tipo di media; a differenti condizioni di mercato è possibile controllare un determinato numero di hashtag o di espressioni di ricerca.
I vantaggi di integrare una diffusione editoriale con questi servizi sono dati da diverse ragioni presto dette.
Innanzitutto la sicura reperibilità di ogni notizia pubblicata; subito dopo ne deriva la conseguenza che possiamo accedere, scaricare e stampare la preview dell’articolo e conservarlo come cartella stampa senza essere costretti ad improvvisare report dalla grafica amichevole, o peggio ancora a recarci dal nostro infreddolito edicolante di fiducia.
Infine, potremmo sfruttare appieno questi servizi ragionando anche in questo caso “a ritroso”: accedere quotidianamente alla pubblicazione di tutte le notizie inerenti alle materie che ci interessano; ricavare quindi quali sono i media che dispongono di una rubrica che a noi interessa, con che cadenza pubblicano determinati argomenti, quali sono i giornalisti coinvolti e più attivi in tal senso.
I servizi più diffusi di media-monitoring in Italia sono:
https://www.criticalmention.com – (Podcast, News on Line, Social)
https://www.pressclipping.it/ – (Anche stampa internazionale)
http://unbouncepages.com
https://www.simulnews.it
https://www.ecostampa.it
https://sifasrl.com/ – (Radio, Tv, News On Line, Social)
https://www.volocom.it
https://www.infojuice.eu/
Richiesta a media notoriamente più lenti
È cosa ampiamente notoria che ogni magazine e ogni redazione abbiano le loro tempistiche, e che queste tempistiche possano essere molto diverse. Troverete redazioni velocissime che pubblicano le notizie entro un’ora dalla ricezione della vostra mail ed altre che vi risponderanno dopo mesi e mesi. Riceverete recensioni in tempi davvero molto brevi (7 giorni) ma anche con tempistiche sconvolgenti (6/9 mesi dall’invio della richiesta…).
Anche in questo caso l’esperienza mi suggerisce di ragionare in senso temporale inverso. Supponiamo che la diffusione del nostro libro debba principiare nei primi giorni di gennaio. Ipotizziamo che verso la prima, seconda settimana di ottobre io abbia il mio comunicato stampa pronto e mi sia già imbattuto in tutte le questioni precedenti appena affrontate (ricerca tematiche simili, scelta giornalisti, controllo materiale, attivazione alerts).
A questo punto i primi contatti da avvertire ancor prima del lancio ufficiale sono sicuramente tutti quegli operatori mediatici dove è risaputo che i tempi di attesa per ottenere una recensione o una qualsivoglia tipologia di pubblicazione siano oggettivamente lunghi o comunque non inferiori ai 60 giorni.
Mi vengono in mente tutte le riviste semestrali e trimestrali che avranno pubblicato un numero su novembre e dicembre, e che quindi non usciranno prima di febbraio, marzo o addirittura giugno.
Ma soprattutto mi vengono in mente quelle centinaia di magazines, blog, rubriche radio dove i tempi di attesa sono sempre superiori ai 90 giorni e che quindi conviene contattare con una richiesta di recensione ben prima del lancio ufficiale del nostro libro.
Conoscenza dell’autore e del testo
È molto importante creare un determinato rapporto con l’autore che andiamo a rappresentare. Innanzitutto partiamo dall’assunto (non del tutto scontato) che un libro che si va a proporre ai media va letto da parte del suo diffusore. Leggiamo un libro prima di diffonderlo per comprendere se è un testo ben scritto, privo di errori e ripetizioni, e ben congeniato. Diffondere un libro che contiene strafalcioni significa buttare il proprio tempo perché è cosa palese che NON otterremo pubblicazioni di qualità. Saper distinguere se quello che abbiamo tra le mani è un pessimo, buono od ottimo libro ci farà meglio comprendere se dobbiamo occuparci di quel testo e a quale testata giornalistica o a quale giornalista di una determinata testata dobbiamo proporlo.
Un libro va letto prima di iniziare con l’attività di ufficio stampa proprio per figurarsi a chi il testo si rivolge (è un pubblico teen, un pubblico di mezz’età, un pubblico anziano, un pubblico prevalentemente maschile o femminile).
Un pubblico teen è un pubblico che legge maggiormente on line, a differenza ad esempio di un testo scientifico che molto probabilmente avrà un pubblico di fruitori di riviste cartacee.
Un testo per un pubblico palesemente femminile o maschile ci farà indirizzare su determinate richieste specifiche verso la stampa e il web. Non andrei mai a proporre un libro che parla di cellulite alla rivista Men o al contrario un libro ambientato tra le corse di formula Uno alla redazione di Grazia.
E poi ci sono: la tematica principale, l’ambientazione geografica, persino un eventuale habitat politico (una tematica cara alla sinistra, ad esempio, mi permetterà di proporre il libro con più facilità a certi quotidiani rispetto ad altri). Un libro il cui focus primario è la cucina mi aprirà nuove ricerche mediatiche che magari prima non erano nel mio database. Un libro sulla vita di Fellini comporterà che oltre ai soliti media di diffusione editoriale andrò a coinvolgere anche quei giornalisti che producono contenuti per il cinema.
La conoscenza diretta con l’autore ci farà comprendere innanzitutto la sua predisposizione a foto ed interviste, il suo livello di loquacità e la capacità di saper catturare l’ascoltatore o meno. Non solo. Avremo modo di carpire che tipo di domande gradisce ricevere e quali sono gli aspetti principali che secondo lui dovrebbero essere messi in risalto nella promozione del libro. Infine, l’autore può esserci molto utile nella nostra ricerca per scovare scrittori (famosi e meno famosi) in linea con il suo libro per la nostra primissima analisi. Insomma, una serie di confronti con l’autore e il libro che ci apprestiamo a rappresentare non è solo auspicabile, ma a mio avviso è anche deontologicamente doverosa.
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